RECENSIONE a cura di Giuliana Guzzon
NECROTICA
Trama
di un sogno e sottile raso d'incubo
di
Jessica ScarlettRose Tommasi
Sinossi
"L’Immortalità ha da sempre affascinato l’uomo.
Sacerdoti, alchimisti, ricercatori basano i loro studi per prolungare la vita umana quanto più possibile, per combattere la paura della morte.
Poi ci sono i Vampiri.
Il lapislazzuli non protegge dalla luce del sole, che è rigorosamente vietata. I sentimenti scemano pian piano, lasciando solamente una gran collera dentro di te, una furia incapace di essere colmata anche col sangue. Doversi attenere a Patti Antichi andando contro il tuo essere, dover rifuggire le persone che si amano, con cui si è stretto un profondo legame.
Dover mentire sulla propria identità, sulla propria età, mostrarsi più stolti ed ignoranti di quanto non si è davvero. Dover custodire il segreto dei Secoli passati.
Dover combatterecontro superstizioni umane. È la dannazione, non il raggiungimento della Perfezione.
I Figli vanno scelti con cura.
Coloro che hanno un animo predisposto all’adattamento e alla sapienza. Coloro che sono pronti a rinunciare a tutto, senza paura, seppur con riverenza. Coloro che non pongono mai interrogativi, ma sottomettono il loro volere ai più Anziani.
Coloro che sono fedeli e che mai mostrano pentimento.
Quindi pensateci. Pensateci prima di compiere un passo su un terreno instabile e pregno di dolore, di rabbia, d’insoddisfazione, di vendetta. Questa è la Condanna più grande che Dio potesse dare."
Biografia
A Jessica ScarlettRose, classe 1995, appartiene da tempo la voglia di scrivere, ovvero da quando frequentava le elementari; poi, alle superiori, divenne più consapevole.
Ha pubblicato la sua prima opera (in formato cartaceo) nel 2014, un mese dopo il compimento dei diciannove anni, grazie alla casa editrice Kimerik. Partecipa ai concorsi più disparati, sia di genere narrativo sia di poesia, per i quali ha già ricevuto alcuni riconoscimenti pubblici.
Riguardo al suo percorso formativo, si è diplomata presso il Liceo Psico Pedagogico Sociale; prosegue in via privata gli studi a impronta socio-umanistica, in quanto ora si diletta nello studio del linguaggio non verbale, della psiche umana e della Criminologia.
Collabora anche con riviste online a favore, per esempio, della tutela dell’ambiente e degli animali. Ama il genere gotico in tutte sue forme e declinazioni. Per un po’, infatti, ha posato come fotomodella alternativa, un modo attraverso cui ha potuto, a maggior ragione, esprimere se stessa.
Fin dal liceo, il suo amore per i vampiri è stato schernito e oggetto di prese in giro da parte delle compagne di classe. Eppure, ciò non le ha impedito di recidere la propria vena creativa e passione nei confronti di tali creature. Lo stesso vale per il Paese del Sol Levante. Non importa quanto un argomento sia trattato. Conta come venga preso in esame e portato avanti, strutturato, livellato, cresciuto. Conta l’amore riversato in ciò che dici e fai.
Necrotica è un testo
coinvolgente, è un'opera che non cede a suggestioni emozionali di
facile impatto, ma fa emergere con sottile dosaggio i tempi
drammaturgici con una scrittura giocata sulle sfumature.
La misura stilistica,
fondata sull'esattezza di calibratura mai eccessiva, sa rompersi con
attenzione nei momenti giusti. Le immagini create dall'autrice sono
originali e l'atmosfera ben inquadrata.
Su
tutto domina la capacità di tradurre le sensazioni in parole, i
pensieri in sintassi, le emozioni in asserzioni.
Che la scrittura di
Jessica ScarlettRose è particolare lo si capisce già dai primi
versi: scelta delle parole e delle assonanze frutto di una buona
preparazione e cura. Una scrittura intelligente, ambiziosa e
celebrale, con un ritmo che catapulta nella lirica tutto d'un fiato.
Liriche dense, con
immagini inquiete e dolci. Una mano esperta e sensibile, armoniosa,
che delinea una figura gotica, il vampiro, sotto una luce insolita;
quella della poesia.
Il lato oscuro è reso
affascinante, così come il lato bestiale che la scrittrice evidenzia
a colpi d'artiglio. Il miracolo, la deviazione che si descrive a sé
stessa con il sangue e l'eterna notte.
La disperazione, l'odio,
l'indifferenza e rancore per l'umano, ma nel contempo l'elevata
sensibilità racchiusa in una figura feroce.
Un tenue raggio di luce
dalla finestra
socchiusa,
fil di seta,
disegni la pelle
pallida e liscia
di rigagnoli scarlatti
piccoli fiumi verso un
unico mare,
la rivelazione della
mia fragilità.
L'introduzione
ci accompagna e prepara ai testi poetici. La narrazione introduce la
materia con dettagli storici e letterari sulla figura del vampiro e
vampirismo.
Il
lettore in questa prima fase informativa viene avvolto dalla nebbia
della leggenda.
Il
prologo, molto intrigante è un'anteprima. Una premessa al
componimento lirico, in cui il personaggio del “non morto”
introduce sé stesso con fascino e realismo psicologico: conoscenza
consolidata, istinto primordiale e impeto rancoroso verso la figura
umana.
La scrittrice non segue
una cronologia e questa metodica colpisce il lettore in un proseguo a
sorpresa: esoterismo, magia, teologia in descrizioni mai scontate.
I componimenti a due voci
li ho immaginati in flash back teatrale,
rappresentati a luci basse con un'atmosfera gotica: ben amalgamati
con la chiusa del libro. Jessica ScarlettRose non lascia nulla al
caso e ci regala, alla fine del componimento, un breve racconto che
ammaglia il lettore con una visione che difficilmente potrà
dimenticare. Ci farà conoscere il seguito?
Concludo
consigliando vivamente la lettura non solo agli amanti di poesia, ma
del noir, gotico, romantico e fantasy.
***La
mia analisi è stimata sulla base dell'esperienza personale come
poeta, nonché come giurata in concorsi letterari dedicati
alla poesia.
Giuliana Guzzon